Società Italiana
Avvocati Amministrativisti
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Premi

Premio Sorrentino

Il premio Sorrentino è stato istituito nel 1984 in base ad accordo tra la Società Italiana degli Avvocati Amministrativisti e la Famiglia Sorrentino per ricordare l’avv. Antonio Sorrentino che è stato il primo Presidente dell’Associazione. Viene assegnato ogni anno, in base alla valutazione di una Commissione costituita dal Presidente del Consiglio di Stato, dall’Avvocato Generale dello Stato, da due rappresentanti della Famiglia Sorrentino e dal Presidente e dal Segretario della Società Italiana degli Avvocati Ammininistrativisti, ad una personalità che si sia particolarmente distinta nel settore della giustizia amministrativa: la consegna del premio, consistente in una riproduzione della medaglia dedicata a suo tempo all’avv. Antonio Sorrentino, avviene nel corso di un Convegno tenuto presso il Consiglio di Stato.

Elenco dei premiati:

2012 - Giancarlo Coraggio
Giancarlo Coraggio rappresenta istituzionalmente la figura del Magistrato amministrativo in tutte le sue manifestazioni. Magistrato del Consiglio di Stato dal 1973, dopo una proficua esperienza come Magistrato ordinario e della Corte dei Conti, ha svolto in modo altamente qualificato tutte le funzioni inerenti alla sua posizione: attività giurisdizionale e consultiva, sempre segnalandosi per la immediata percezione ed il conseguente inquadramento della problematica giuridica non disgiunta dalla considerazione degli aspetti pratici della questione sottoposta al suo esame; capacità di direzione ed organizzazione dell’attività propria e di tutti coloro che con lui devono collaborare, nella presidenza sia dei Tribunali amministrativi regionali delle Marche e della Campania, sia delle Sezioni del Consiglio di Stato, dove ha conseguito la nomina prima di Presidente aggiunto e poi di Presidente. Ha svolto numerosi incarichi, quale Capo Ufficio legislativo e Capo Gabinetto di numerosi Ministeri e Vice Segretario Generale della Presidenza del Consiglio, in occasione dei quali ha sviluppato un notevole approfondimento dei problemi della vita amministrativa: in tutte queste attività ha portato le proprie capacità pratiche e la base di conoscenze giuridiche acquisite durante la intensa carriera, anche quale collaboratore di fondamentale rilievo nell’elaborazione delle novità legislative. Autore di studi e ricerche di carattere amministrativo nel quadro della formazione giuridica risalente all’attività della Scuola che fa capo a Massimo Severo Giannini; relatore e direttore scientifico in molteplici Convegni e manifestazioni di studio, ai quali ha sempre portato il contributo della propria ricerca e del proprio intuito nell’esame delle problematiche. Figura alta e completa di Magistrato amministrativo, fulgido esempio di qualità, che naturalmente si inserisce nel novero dei Magistrati ed Avvocati insigniti del premio intitolato ad Antonio Sorrentino.
 
Roma, 12 giugno 2012
(prof. avv. Giuseppe Abbamonte)
(avv. Ignazio Francesco Caramazza)
(prof. avv. Filippo Lubrano)
(prof. avv. Federico Sorrentino)
2011 - Riccardo Villata
Riccardo Villata manifesta con la sua preparazione ed attività la indubbia maturazione delle doti che lo rendono pienamente meritevole del riconoscimento del Premio Sorrentino. Iscritto all’Albo degli Avvocati di Milano dal 1966, Professore ordinario di Diritto amministrativo dal 1975, ha sviluppato la sua attività nell’ambito professionale forense e nell’ambito accademico, conseguendo importanti e lusinghieri risultati che gli hanno fatto acquisire la considerazione dei Magistrati e dei Colleghi, sia Avvocati che Professori. La sua attività professionale e didattica si è accompagnata ad una attività di ricerca soprattutto nel settore del processo amministrativo, che ha particolarmente coltivato con importanti pubblicazioni e con attività più propriamente operative: Presidente dell’Associazione tra gli studiosi del processo amministrativo, Direttore della Rivista “Diritto processuale amministrativo”, Componente della Commissione per la riforma del processo amministrativo, alla quale ha dato un importante contributo con le sue conoscenze teoriche e pratiche delle relative problematiche e con la sua capacità di inquadrare i problemi del processo amministrativo nella realtà generale del processo e della sua funzione. Figura eminente di giurista che a pieno titolo si inserisce nella tradizione del Premio intitolato all’avv. Antonio Sorrentino.
2010 - Alfonso Quaranta
Alfonso Quaranta rappresenta una figura di particolari doti, esperienze e attività che lo rendono pienamente meritevole del conferimento del Premio Antonio Sorrentino. Laureato nel 1958, ha svolto attività come Procuratore dello Stato (dal 1960 al 1961), Magistrato ordinario (dal 1961 al 1965), Avvocato dello Stato (dal 1965 al 1966) e, infine, Magistrato del Consiglio di Stato (dal 1966 al 2004), sempre brillantemente superando ed eccelendo nelle relative procedure  concorsuali: nel gennaio 2004 è stato eletto Giudice costituzionale. Presso il Consiglio di Stato ha proficuamente svolto attività istituzionale in sede consultiva e giurisdizionale come Primo Referendario, Referendario, Consigliere e Presidente, assumendo nel contempo numerosi incarichi come Capo Ufficio legislativo e Capo di Gabinetto presso vari Ministeri, nonché presso altre Amministrazioni: autore di numerose pubblicazioni scientifiche in materia amministrativa, ha svolto anche importante attività di docenza presso l’Università degli studi di Roma “La Sapienza”e la Scuola Superiore della Pubblica Amministrazione, nonché presso l’Accademia della Guardia di Finanza e la Scuola di Polizia Tributaria. In ogni occasione Alfonso Quaranta ha portato il contributo di una eccezionale intelligenza e di una completa preparazione scientifica che, unite ad una piena capacità di valutazione dei profili rilevanti delle questioni e di immediata intuizione della soluzione più adatta, oltre ad un fondamentale spirito pratico, gli hanno consentito di eccellere nei più svariati settori della sua attività. Figura di livello assolutamente superiore, piena espressione delle più rilevanti qualità del giurista, si inserisce a pieno titolo nella tradizione del Premio Antonio Sorrentino
2009 - Franco Gaetano Scoca
Franco Gaetano Scoca costituisce fulgido esempio di eccelsa fusione tra la preparazione universitaria e l’attività professionale, nella quale porta tutti i caratteri propri dello studioso mai disgiunti dalla capacità di pronta analisi e individuazione dei punti fondamentali della questione posta all’esame dell’avvocato. Nei suoi atti si ritrovano l’esperienza e l’approfondimento che delle questioni giuridiche sono stati precedentemente posti in essere nello studio scientifico della problematica amministrativa e, al contempo, l’intuizione e la specifica individuazione delle caratteristiche della fattispecie: ne risulta una piena simbiosi tra elementi astratti e profili concreti, che assicura la più completa e valida prospettazione della tesi oggetto della difesa giudiziaria. Analogamente, nella trattazione orale della causa, l’apparente distacco dalla realtà concreta è, in effetti, spunto per la migliore formulazione della tesi difensiva che ne risulta come il logico corollario di un ragionamento sillogistico. Esempio mirabile di professore che porta nell’attività professionale le proprie innate capacità e la propria preparazione scientifica, che nella difesa giudiziaria si valorizzano a pieno: figura di rilievo superiore che meritatamente si inserisce nella tradizione del Premio Antonio Sorrentino.  
2008 - Raffaele Iannotta
Raffaele Iannotta si qualifica in modo esimio quale Magistrato per la serietà, continuità e proficuità del suo impegno nel settore della giustizia amministrativa. Dopo un breve periodo di servizio presso il Ministero del Commercio estero, ha iniziato nel 1960 la propria attività presso gli organi della giustizia militare fino al 1963, allorquando ha assunto le funzioni presso la Corte dei Conti, venendo nel 1968 ad essere inserito nei ruoli del Consiglio di Stato (Referendario fino al 1970, Primo Referendario fino al 1972, quindi Consigliere e Presidente di Sezione dal 1982), compiendo proprio nel giugno 2008 un quarantennio di attività. Come Magistrato Raffaele Iannotta ha manifestato sempre le sue qualità, fondate sull’ampia e approfondita cultura giuridica e sulla capacità di intuire, analizzare e approfondire i problemi e di individuare per essi la soluzione più corretta e coerente con le esigenze del sistema e le caratteristiche della fattispecie: la particolare cultura si manifesta, altresì, nelle approfondite pubblicazioni che hanno affrontato fondamentali problematiche della giustizia amministrativa e nelle quali riesce a realizzare una valida sintesi tra l’elaborazione dottrinale dei concetti e la considerazione sostanziale dei problemi ai quali dare soluzione. Le raffinate capacità di giurista, non disgiunte da una considerazione anche dei problemi pratici dello svolgimento della giurisdizione, ne caratterizzano la figura preclara che, a pieno titolo, si inserisce nella tradizione del premio intestato ad Antonio Sorrentino.
2007 - Lorenzo Aquarone
Lorenzo Acquarone costituisce tipico esempio di avvocato che ha portato nell’esercizio della professione forense l’esperienza e la capacità di indagine maturate nel corso degli anni dalla ricerca scientifica. I numerosi studi svolti e l’intervenuto approfondimento delle questioni in sede teorica gli consentono di affrontare ogni problema pratico con riferimento alla base scientifica, integrando le naturali intuizioni dell’attività forense con la piena elaborazione resa possibile dalla solida preparazione culturale. Avvocato di massimo rilievo e di fulgide capacità professionali, oratore brillante e convincente, si inserisce con pieno merito nella tradizione del Premio “Antonio Sorrentino”.
2006 - Paquale de Lise
Pasquale de LISE rappresenta istituzionalmente la figura del Magistrato amministrativo in tutte le sue manifestazioni. Magistrato del Consiglio di Stato dal 1971, dopo una proficua esperienza come Magistrato ordinario e della Corte dei Conti, ha svolto in modo altamente qualificato tutte le funzioni inerenti alla sua posizione: attività giurisdizionale e consultiva, sempre segnalandosi per la immediata percezione ed il conseguente inquadramento della problematica giuridica non disgiunta dalla considerazione degli aspetti pratici della questione sottoposta al suo esame; capacità di direzione ed organizzazione dell’attività sia propria sia di tutti coloro che con lui devono collaborare; approfondimento dei problemi della vita amministrativa negli incarichi di Capo Ufficio legislativo e di Capo Gabinetto di numerosi Ministeri, nelle quali attività ha portato le proprie capacità pratiche e la base di conoscenze giuridiche acquisite durante la intensa carriera; partecipe dell’attività di realtà amministrative collaterali all’amministrazione ministeriale dello Stato; autore di studi e ricerche di carattere amministrativo e relatore in molteplici Convegni e manifestazioni di studio, ai quali ha sempre portato il contributo della propria ricerca e del proprio intuito nell’esame delle problematiche, oltre che collaboratore di fondamentale rilievo nell’elaborazione delle novità legislative. Figura alta e completa di Magistrato amministrativo, fulgido esempio di qualità, che naturalmente si inserisce nella classe dei Magistrati ed Avvocati insigniti del premio intitolato ad Antonio Sorrentino.
2005 - Ignazio Caramazza
Ignazio CARAMAZZA ha svolto per oltre quaranta anni le funzioni di Procuratore e Avvocato dello Stato, essendo stato nominato in data 17 agosto 1964 a seguito della vittoria – primo classificato – del relativo concorso ed avendo per soli quattro mesi prestato servizio quale Referendario della Corte dei Conti nel 1968 contemporaneamente al superamento del concorso per Sostituto Avvocato dello Stato (in ambedue le ipotesi primo classificato). Nel corso della sua attività ha confermato le brillanti doti manifestate negli studi universitari e nei concorsi di assunzione, esercitando la propria attività professionale in importanti giudizi dinanzi ai Giudici sia nazionali che internazionali: nello stesso periodo ha anche svolto importanti funzioni all'interno dell'Avvocatura dello Stato, quale Segretario Generale dal 1986 al 1996, e nell'ambito del Governo, quale Sottosegretario di Stato per l'Interno per il periodo gennaio 1995 – maggio 1996, oltre allo svolgimento di Corsi a livello universitario e alla partecipazione, prima come Componente poi come Vice Presidente, alla Commissione per l'accesso e quale Componente alla Commissione tributaria centrale. Autore, altresì, di importanti e numerose pubblicazioni giuridiche, è Vice Avvocato Generale dello Stato dal gennaio 2002, manifestando anche nei più impegnativi compiti connessi a tale incarico le doti professionali, organizzative ed umane che degnamente lo inseriscono nella tradizione del Premio Antonio Sorrentino.
2004 - Mario Egidio Shinaia
Mario Egidio SCHINAIA ha svolto per circa 44 anni l’attività di Magistrato, prima ordinario (dal 1958 al 1962) poi amministrativo (dal 1965 ad oggi), salvo una parentesi (dal 1962 al 1965) come Avvocato dello Stato (titolo di Avvocato che costantemente porta con orgoglio), esercitando le funzioni giurisdizionali presso il Consiglio di Stato, il Consiglio per la giustizia amministrativa della Regione siciliana ed i Tribunali amministrativi della Lombardia, dell’Abruzzo e del Lazio. Ha, altresì, svolto funzioni di collaborazione con l’Amministrazione pubblica e di Giudice Tributario oltre ad attività didattica presso l’Università di Roma, sviluppando una intensa attività di saggistica giuridica. Nella sua attività ha costantemente manifestato massimo impegno nello studio e nella discussione delle questioni, alla trattazione delle quali lo porta l’ingegno pronto e vivace che gli permette di cogliere il punto essenziale della questione e di individuarne la soluzione. Degno esempio di Magistrato, che ha dato lustro all’attività giurisdizionale amministrativa e che come tale si inserisce a ragione nella tradizione del Premio Antonio Sorrentino.
2003 - Federico Sorrentino
Federico SORRENTINO ha iniziato l’attività forense come Avvocato amministrativista dopo avere percorso tutto l’iter formativo scientifico che lo ha portato alla cattedra universitaria nel Diritto costituzionale. Nel settore professionale ha, quindi, portato l’esperienza e la formazione culturale di rilievo scientifico, che gli hanno consentito di dare alle naturali intuizioni dell’attività forense la piena elaborazione resa possibile dalla base fondamentale della preparazione culturale. Figura eminente nel settore della professione amministrativa, degno continuatore della mirabile tradizione familiare.
2002 - Filippo Satta
Filippo SATTA costituisce tipico esempio del Giurista completo nel Diritto Amministrativo nel quale ha saputo compiutamente coniugare il rigore della ricerca scientifica e il rilievo dell’esperienza pratica. Studioso di problemi dell’Amministrazione pubblica e segnatamente della Giustizia amministrativa, ha saputo vedere la problematica scientifica nell’ottica del rilievo pratico delle singole questioni che solo attribuisce concretezza, vitalità ed utilità alla ricerca scientifica; Avvocato attento alle questioni della esperienza quotidiana, ha portato nella trattazione giudiziale la completezza di valutazione che solo deriva dalla approfondita conoscenza della problematica giuridica generale nella quale il profilo singolare trova il proprio inquadramento. Professore e Avvocato che, nella completezza delle distinte preparazioni e nella continua simbiosi delle distinte attività, trova l’equilibrio fondamentale della qualifica posizione conseguita nel Diritto Amministrativo, titolo fondamentale per il riconoscimento del Premio Antonio Sorrentino.
2001 - Renato Laschena
Renato LASCHENA ha dedicato tutto l’impegno della sua vita lavorativa alle Istituzioni dello Stato, prima presso l’Amministrazione poi per un breve periodo presso l’Avvocatura dello Stato e, infine, per circa quarantuno anni nel Consiglio di Stato, dove ha brillantemente percorso tutti i passaggi della carriera da Referendario a Presidente generale dell’Istituto. Nel corso della sua attività di Magistrato ha costituito vivo esempio di efficienza, razionalità e qualità dell’attività, con riferimento sia all’elaborazione giuridica nella quale ha portato anche l’esperienza derivante dalla ricerca e dall’insegnamento universitario sia all’organizzazione della Sezione nella quale si è sempre segnalato nell’ambito della struttura e nella gestione dell’udienza. Personalità insigne del Diritto amministrativo, fulgido esempio per le più giovani generazioni di Magistrati, figura eminente che mirabilmente si inquadra nelle finalità proprie del premio Antonio Sorrentino.
2000 - Giuseppe Guarino
Giuseppe GUARINO costituisce il più tipico e completo esempio di studioso e ad un tempo di operatore del Diritto amministrativo, nel quale ha portato da un lato l’esperienza pratica che arricchisce l’indagine giuridica e, da altro lato, la base scientifica che consente alla singola trattazione forense di superare la specificità della questione ed assurgere a livello universale. Originariamente studioso del Diritto costituzionale “puro” ha, poi, allargato il proprio campo di indagine estendendolo ai problemi dell’amministrazione pubblica, primo autore nello studio della “nuova” Amministrazione nella quale ha superato la concezione tradizionale dell’atto autoritario per sottoporre ad indagine scientifica la valutazione dell’amministrazione pubblica dell’economia, percorrendo gli attuali orientamenti che fanno capo alle privatizzazioni. Professionista insigne ha spaziato nella propria attività in tutti i settori del contenzioso amministrativo, affrontando per primo i problemi ora di pressante interesse della commissione tra gli aspetti amministrativi e la rilevanza penale della condotta della Pubblica Amministrazione. Professore e Avvocato, che trova nell’ampia e qualificata scuola che in tanti anni di attività ha costruito nell’ambito accademico e professionale, il riscontro del proprio impegno ed il “segno” che lascia nel settore del Diritto Amministrativo.
1999 - Riccardo Chieppa
Riccardo CHIEPPA rappresenta per le sue doti personali e professionali l’ideale del Magistrato in generale e del Magistrato amministrativo in relazione al suo specifico settore di attività. Modesto e schivo di carattere ma profondamente preparato nel settore giuridico, ha manifestato costantemente il suo elevatissimo livello professionale sia nell’attività di studio e di ricerca ( e si ricordano in proposito i numerosi elaborati in tema di diritto costituzionale ed amministrativo pubblicanti nel corso di un quarantennio nelle più importanti Riviste giuridiche italiane) sia nell’attività giudicante (e si ricordano in proposito, non solo l’approfondimento e il singolare equilibrio che si leggono nelle sue sentenze, ma anche le particolari doti di carattere organizzativo manifestate in occasione dell’esercizio delle funzioni di Presidente, in vista soprattutto dell’accelerazione delle procedure giudiziali e della conseguente riduzione dell’arretrato). Limpida e fulgida figura di Magistrato amministrativo, degno esponente della tradizione di Palazzo Spada, che Magistrati insigniti del Premio Sorrentino
1998 - Alberto Predieri
Giurista di vastissimi orizzonti culturali, acuto studioso del diritto pubblico – costituzionale, amministrativo e dell’economia – al cui sviluppo ha dato con l’opera sua e della sua scuola contributi la carica di entusiasmo e di attenzione alla novità del nostro tempo, che ne caratterizza l’opera scientifica. Si laureò a Bologna nel 1943, al termine di un curriculum che lo vedeva contemporaneamente impegnato nella preparazione degli esami universitari e nelle operazioni di guerra, prima i Jugoslavia, poi in Grecia e infine in Ucraina. Dopo aver partecipato alla Resistenza nella divisione “giustizia e Libertà”, iniziava l’attività legale a Firenze con Piero Calamandrei, col quale collaborava anche nell’insegnamento del diritto processuale civile presso l’Ateneo fiorentino. Ha sempre svolto con intensità una professione forense caratterizzata da un’eccezionale versatilità: nei primi anni del dopoguerra svolgeva attività di penalista, soprattutto nella difesa di partigiani; si occupava, poi, come civilista di questioni societarie e fallimentari. Ma fu per la spinta dei suoi interessi scientifici, che volgeva al diritto pubblico che, senza trascurare l’attività di civilista, PREDIERI indirizzava la sua professione verso la giustizia amministrativa e la giustizia costituzionale.
Come avvocato amministrativisti ha svolto intensa attività di consulenza di numerosi enti pubblici territoriali su questioni riguardanti l’urbanistica, le opere pubbliche, i contratti pubblici, le espropriazioni, le autorizzazioni commerciali, le riserve di caccia e il pubblico impiego. In molti casi le sue tesi hanno rappresentato tappe significative nella giurisprudenza del Consiglio di Stato, anche attraverso decisioni dell’Adunanza plenaria, in tema di espropriazioni di aree all’interno del p.e.e.p di interventi in zone sottoposte a vincolo idrogeologico, di piani urbanistici. Recentemente ha contribuito alla formazione della giurisprudenza sui provvedimenti cautelari negli appalti di opere pubbliche, sui criteri di determinazione del mercato rilevante nella disciplina della concorrenza, sulle sanzioni per le violazioni di tale disciplina ad opera di gruppi di imprese. Intesa e sempre impegnata la sua attività di difensore dinanzi alla Corte Costituzionale nei giudizi di legittima costituzionale, nei conflitti di attribuzione tra Stato e regioni e nei procedimenti per l’ammissibilità delle richieste di referendum abrogativo. A sua iniziativa va scritta la notissima sentenza 302 del 1988, con la quale la Corte prese per la prima volta posizione contro la reiterazione dei decreti-legge ed accolse la questione, proposta in via principale, sotto il profilo della lesione, ad opera del decreto-legge reiterativo, di competenza regionali. L’ampiezza dei suoi orizzonti culturali, la sua attenzione per i temi ed i problemi nuovi del diritto, l’acutezza e la completezza delle sue argomentazioni, fanno di Alberto PREDIERI una delle figure di più grande spicco nella stagione attuale della giustizia amministrativa.
1997 - Carlo Anelli
Carlo ANELLI ha, nel corso della sua attività, partecipato ai settori più importanti dell’azione amministrativa pubblica, in tutti segnalandosi per le sue preclare doti e qualità. Funzionario amministrativo dal 1948, Magistrato della Corte dei Conti dal 1953 e infine, Magistrato del Consiglio diStato dal 1973 al 1996 ricoprendo tutte le cariche del relativo ordinamento in sede sia conclusiva che giurisdizionale. Nello stesso ha ricoperto anche importanti incarichi amministrativi quale Capo Ufficio legislativo, Capo di Gabinetto, Presidente e Componente di Commissioni amministrative e di carattere contenzioso amministrativo. Libero docente di Contabilità diStato ha elaborato importanti studi nel settore specifico e nell’ambito più generale del Diritto amministrativo, continuando fino agli ultimi anni l’attività di Docente prima presso l’Università abruzzese “Gabriele D’Annunzio (dal 1969-70 al 1984-85) e poi presso l’Università LUISS di Roma (dal 1985-86 al 1992-93). In ogni sua attività il Presidente Anelli ha sempre portato un rilevante contributo alla elaborazione della giurisprudenza, che non è mai andata disgiunta dalla posizione di principi giuda per la pubblica Amministrazione in un continuo affinamento degli istituti, partecipando in modo decisivo alla elaborazione di criteri in tema di giudizio di costituzionalità, di individuare della peculiare posizione negli Uffici legali degli enti pubblici e di intervento pubblico nell’economia, collaborando negli ultimi anni alla elaborazione dei principi dell’organizzazione amministrativa anche in relazione alla recente disciplina della legge.
1996 - Filippo Lubrano
Filippo LUBRANO, avvocato amministrativista, ha, per generale consenso, raggiunto una posizione eminente nella professione forense. Egli ha brillantemente percorso tutte le tappe dell’avvocatura, classificandosi primo all’esame di procuratore legale presso la Corte d’Appello di Roma, primo nella graduatoria nazionale per l’abilitazione al patrocinio davanti alle giurisdizioni superiori, ed è oggi Presidente del Consiglio dell’ordine degli Avvocati di Roma. Avvocato brillante ed efficace, professore universitario di diritto amministrativo, autore d’importanti ed approfonditi studi specie sul processo amministrativo, egli reca nello svolgimento della professione, insieme con la profonda conoscenza degli istituti, il suo impegno personale nella difesa, tenace e rispettosa della giustizia, di coloro che si affidano al suo ministero. Fondatore, segretario ed animatore della Società Italiana degli Avvocati Amministrativisti, egli ne ha ispirato le principali iniziative associative, culturali e didattiche, consentendole di assumere, sul piano nazionale ed europeo, il ruolo di referente necessario per quanti svolgono, nel settore amministrativo, la professione forense.
1995 - Giorgio Crisci
Giorgio CRISCI costituisce un importante esempio di Magistrato che ha qualificato la propria attività nell’esercizio delle funzioni proprie del Consigliere di Stato con occhio attento ai problemi quotidiani della pubblica amministrazione. Dopo un non breve periodo di attività come Magistrato ordinario (dal 1947 al 1955) ha svolto le sue funzioni nell’ambito del Consiglio di Stato per quasi un quarantennio (dal settembre 1955 al gennaio 1995), dove ha ricoperto tutti gli incarichi e le funzioni fino a pervenire alla nomina di Presidente: nel contempo ha partecipato attivamente all’attività amministrativa quale Capo Ufficio legislativo e Capo Gabinetto di vari Ministeri, rappresentando il Consiglio di stato in importanti enti pubblici e incarichi anche in sede internazionale. Giurista attento e approfondito nella considerazione delle varie problematiche, alle quali ha dato sempre l’apporto decisivo della profonda conoscenza del sistema e dell’equilibrio della valutazione. Studioso qualificato del fenomeno giuridico, al quale ha dedicato importanti monografie e indagini su temi che hanno spaziato dallo specifico argomento della giustizia amministrativa ai principi fondamentali dell’ordinamento, non trascurando anche problematiche privatistiche e di rilievo generale. Eminente figura dello spirito di Palazzo Spada, nel quale ha eccelso e nel quale tutti possono tenerlo presente come esempio mirabile di Magistrato e di persona, anche per la cordialità dei rapporti con i colleghi, con gli avvocati e con tutti i collaboratori.
1994 - Massimo Severo Giannini
1993 - Alberto de Roberto
Alberto de ROBERTO rappresenta una figura poliedrica e completa della magistratura amministrativa e di lui non si sa se apprezzare di più la profonda conoscenza del sistema o la valida intelligenza e lo spirito aperto all’approfondimento delle questioni giuridiche o la capacità di elaborare costruzioni nuove per la più valida impostazione delle problematiche sottoposte al suo esame. Magistrato attento alla “giustezza” formale e sostanziale delle decisioni e studioso impegnato sul piano dottrinale e sempre disponibile al colloquio con quanti hanno con lui collaborato in sede scientifica e professionale, ha saputo fondere queste particolari doti realizzando nei diversi campi della sua attività i più completi e migliori risultati, sempre arricchiti dalla stimolante fantasia dell’indagine che costituisce una peculiare caratteristica del suo carattere: figura eminente nel settore della giustizia amministrativa ma semplice in ogni sua manifestazione, con la particolare cordialità nei rapporti umani che costituisce una delle sue doti fondamentali e che, unitamente alle doti professionali e scientifiche, gli ha assicurato il riconoscimento costante degli Avvocati e l’ammirata stima dei colleghi
1992 - Giorgio Azzariti
Giorgio AZZARITI, nella sua costante ed impegnata attività professionale, rappresenta il più insigne di Avvocato dello Stato. Entrato giovanissimo (a soli ventitre anni) nell’Avvocatura dello Stato, ha in questa svolto ininterrottamente la sua attività prima presso l’Avvocatura distrettuale di Milano e poi presso l’avvocatura generale nel 1986; infine Avvocato Generale dello Stato dal 3 febbraio 1989. nel corso della su attività professionale ha assunto la difesa dello Stato dinanzi a tutti gli organi giurisdizionali, ma particolarmente dinanzi alla Corte Costituzionale, ove ha continuato a patrocinare anche dopo l’insediamento al vertice dell’Istituto in coerenza con un’impostazione volta dare massimo risalto al contenuto professionale dell’attività dell’Avvocatura: in questa attività ha contribuito, dal suo banco di avvocato, alla formazione della giurisprudenza della Corte nelle varie materie. Autore di apprezzati scritti apparsi sulle più importanti riviste giuridiche, ha collaborato anche all’ attività di Governo quale Consulente giuridico del Vice Presidente del Consiglio On. Pietro Nenni. Avvocato nel vero senso della parola, sempre attento alla problematica giuridica concreta ed al suo inquadramento nei principi generali dell’ordinamento, Giorgio Azzariti è stato esempio di professionalità sia nell’ambito dell’avvocatura generale dello Stato sia nei confronti degli Avvocati del Foro libero, con i quali ha sempre mantenuto un rapporto di reciproca stima ed apprezzamento, non disgiunto da quei legami di amicizia e di cordialità che caratterizzano i rapporti tra gli Avvocati dello Stato e di Avvocati amministrativisti nel quadro dello “spirito di Palazzo Spada”. Questo legame di cordialità ha portato anche nei rapporti organici nell’ambito dell’Avvocatura dello Stato, nella quale anche nella sua posizione di Avvocato Generale si è sempre collocato non come “Capo” ma solo come collega più anziano degli latri, anche dei Procuratori appena entrati in carriera, ai quali ha sempre messo a disposizione il suo rapporto di esperienza e di insegnamento. Vivido esempio di Avvocato, che ha onorato la toga indossata e la funzione rivestita nelle sue multiformi attività, manifestando in essa lo spirito insigne della famiglia nella quale è nato ed è stato educato ai principi giuridici ed allo studio dell’ordinamento giuridico.
1991 - Vincenzo Caianiello
Vincenzo CAIANIELLO manifesta, nella sua personalità completa da ogni punto di vista, lo spirito proprio del giurista nel settore amministrativo. Profondo conoscitore dell’ordinamento amministrativo nel quale ha svolto importanti funzioni ed al quale, con piena dignità scientifica oltre che con sensibilità pratica, ha dedicato i suoi studi con particolare riferimento all’aspetto processuale; magistrato amministrativo di alta sensibilità per l’individuazione dei multiformi aspetti delle questioni e per il loro inquadramento in termini generali ai fini della loro più adeguata soluzione; ingegno vivido ed attento ai multiformi aspetti della cultura, dei quali porta l’esperienza in ogni sua attività, sempre alla ricerca di una soluzione nuova e sofferta dei problemi che gli sono posti e che mostra costantemente di rielaborare in una visione ampia e personalmente rivissuta di tutti i loro aspetti. Figura eminente di magistrato che onora la toga che indossa, delle quale, nei diversi ruoli attribuiti dall’ordinamento, si trova a collaborare per la definizione di ogni singola questione.
1990 - Carlo Lessona
Figlio e nipote di insigni giuristi, Carlo LESSONA è principalmente avvocato ed onora questa professione da più di un quarantennio. La sua figura si caratterizza per la felice sintesi tra diverse qualità: l’impegno nella difesa dal cliente, la limpida correttezza con i colleghi e con i giudici, l’acutezza delle argomentazioni e, non ultima, l’ampiezza degli interessi culturali. Se compito dell’avvocato è quello di rappresentare al giudice – deputati degli elementi soggettivi di chi è parte in causa – gli interessi del suo cliente, prospettano in termini di giustizia le soluzioni che gli sembrano corrette, è certo che questo compito è stato svolto da Carlo Lessona in modo eccellente. In tutte le vicende giudiziarie – sia in quelle di routine che in quelle di grande rilievo sociale – l’attività di Lessona si è distinta per la sua capacità di rapportare il caso concreto e principi e a valori più generali, in una dialettica processuale incisiva, ma sempre corretta e trasparente. Questa sua capacità di collocare in un contesto generale gli interessi di parte affidati alle sue cure traspare soprattutto nelle sue difese in cause che largamente hanno interessato l’opinione pubblica. Fra le più importanti vanno ricordate: le controversie a Corsero c. Università Cattolica dinanzi alla Corte Costituzionale, in cui si contrapponevano la libertà dell’insegnamento e la libertà della scuola; la controversia circa i limiti dell’attività professionale esterna dei medici ospedalieri ed universitari, che poneva delicati problemi di equilibrio tra la sfera privata e gli interessi della collettività. Quella stessa attitudine è poi alla base di lavori scientifici di Lessona, soprattutto nel campo del diritto urbanistico, da cui traspare l’ansia dell’operatore del diritto di mettere ordine e chiarezza su questioni rese attuali e difficili da interventi legislativi spesso frammentari ed estemporanei. La Commissione, conferendo il Premio Antonio Sorrentino a Carlo Lessona, è pertanto convinta di incaricare in lui una figura completa di avvocato che onora la professione e l’intera categoria degli avvocati amministrativisti.
1989 - Gabriele Pescatore
Gabriele PESCATORE costituisce la più completa manifestazione dell’insegno del giurista nel settore amministrativo: magistrato acuto e profondo, sempre pronto a cogliere i punti essenziali della fattispecie e ad inquadrarla nell’ambito dei principi generali ai fini della sua esatta impostazione; docente e studioso attento agli aspetti più importanti dell’elaborazione dottrinale della materia alla quale ha apportato soluzioni di rilievo teorico e di importanza pratica fondamentale; amministratore valido e dotato di iniziative nuove e proficue nella gestione della cosa pubblica. Giurista completo ed eminente che negli incarichi ufficiali ricoperti, culminati in particolare nelle cariche di Presidente del Consiglio di Stato e di Giudice costituzionale, ha sempre portato l’espressione della propria personalità umana e dell’alta qualificazione derivategli dalla vasta cultura generale e dalla profonda conoscenza della pubblica amministrazione.
1988 - Feliciano Benvenuti
Feliciano BENVENUTI ha rappresentato in modo impareggiabile le funzioni proprie del giurista nel settore amministrativo: avvocato acuto e profondo, sempre pronto ad inquadrare la specifica questione nell’ambito dei principi generali della dottrina completamente posseduta; docente e studioso attento alla problematica teorica del processo e dell’attività amministrativa nello studio della quale ha sentito vivo il contributo dell’esperienza quotidianamente maturata nell’attività professionale e negli incarichi ufficiali. Giurista completo ed eminente, piena espressione della cultura generale e dell’approfondimento specifico della pubblica amministrazione
1987 - Walter Prosperetti
1986 - Guglielmo Roehrseen
Guglielmo ROEHRSSEN di CAMMARATA, Presidente Onorario del Consiglio di Stato, Vice Presidente emerito della Corte costituzionale per la prestigiosa attività esercitata nella Pubblica Amministrazione e nelle più alte Magistrature, cui si accompagna, in una continua e felice integrazione della teoria con la pratica, l’opera appassionata, limpida e vasta di docente e di studioso del diritto amministrativo
1985 - Guido Landi
Guido LANDI, nell’esercizio delle funzioni di Magistrato amministrativo, si è impegnato con particolare consapevolezza del ruolo di costruzione del sistema amministrativo, nella tradizionale linea del Consiglio di Stato, a ciò unendo un fermo senso della giustizia ed una sicura coscienza dei riflessi dell’attività giurisdizionale. Sono da ricordare i suoi contributi sia dogmatici che storici, inizialmente svolti nell’ambito dell’operosa Scuola di Messina e costantemente perseguiti, e la sua appassionata collaborazione alla elaborazione del primo schema sul processo amministrativo.
1984 - Mario Nigro